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Archive for marzo 2010

Dopo aver dormito pochissimo come al solito perché  ho passato la nottata dai pc a fare discorsi su progetti di vita futura con il nostro amico italiano Emiliano (ma quante possibilità ci sono di incontrare in un ostello a Tokyo una persona italiana che si conosceva già?),  ci siamo tranquillamente preparati al check out. Troppo tranquillamente in effetti, perché alla fine abbiamo dovuto affrontare una corsa contro il tempo con valige a carico per prendere lo shinkansen Hikari delle 12.33 (che ovviamente è partito spaccando il secondo), per Shin Osaka.

Siamo miracolosamente riusciti a salire e, ormai tranquilli, abbiamo consumato il nostro bento a base di sushi.

il mio sushi-bento

Sayonara, Tokyo!!

Purtroppo abbiamo commesso un grosso errore: appena arrivati a Shin Osaka siamo saliti su un treno della JR per Osaka e usciti dalla stazione abbiamo iniziato a cercare l’albergo seguendo la cartina che avevo disegnato io…in teoria sarebbe dovuto essere vicinissimo alla stazione..Non trovandolo, dopo un po’ decido di chiedere all’ufficio informazioni, dove mi danno un pieghevole con un elenco di vari alberghi, tra i quali il Mikado, dove avevo prenotato, e mi indicano sulla cartina un punto preciso dicendo :<è qui!>.

C’era comunque qualcosa che non mi convinceva nella cartina, più che altro nella forma che disegnavano le strade..capisco su quella disegnata da me, ma su quella stampata! Comunque abbiamo continuato a girare per più di un’ora…morale della favola…eravamo nei pressi della stazione sbagliata! Ovvero, eravamo usciti da quella di Osaka, ma il nostro albergo era sì a Osaka, intesa come città, ma nel quartiere di Shin Imamiya! Non avevo considerato che Osaka era la seconda città più grande del Giappone!!! Mea culpa!!!

Vi chiederete come mai non ce ne siamo accorti subito…ci traeva in inganno il parco giochi sulla sinistra, presente sia a Shin Imamiya che a Osaka station…

Purtroppo in questo modo abbiamo perso un sacco di tempo e tra una cosa e l’altra è saltata la visita al castello di Osaka…sigh…

Appena arrivati alla stazione giusta è stato molto facile trovare l’albergo, che consiglio vivamente a tutti, perchè economico, accetta carte di credito senza sovrapprezzo (cosa che non fanno tutti , fate attenzione), pulito, con camere spaziose e con una bella vista,  munito di ogni confort (ciabatte, asciugamani, spazzolino e dentifricio usa e getta, yukata, televisione in camera, phon nel bagno, internet gratis nella hall…). Il wc era in comune, ma c’era anche un sento, ovvero un bagno pubblico, all’interno dell’albergo…Uniche due pecche: un po’ di puzza di fumo nei corridoi (anche il portinaio fumava) e un orario un’po’ scomodo per l’accesso al sento da parte delle done: dalle 6.30 alle 8.00 di mattina e dalle 21.30 alle 0.00 di sera..per gli uomini invece dalle 8.05 alle 10.00 di mattina e dalle 16.00 alle 21.30 di sera.

Ecco il link dell’albergo, per chi fosse interessato:

http://www.chuogroup.jp/mikado/index_.html

Dopo esserci sistemati iniziamo a studiare dove trascorrere la serata.

Continua…

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La mattinata è volata via…abbiamo dormito fino a tardi perché la nuovissima sveglia rosa da 105 yen non era stata settata correttamente e quindi non ha suonato.

Pranzo veloce e poi di corsa a sbrigare le pratiche per attivare il Japan rail pass.

Abbiamo quindi deciso di ritentare con il giardino imperiale, ma probabilmente era troppo tardi, le 16.45, e l’ingresso era chiuso. Dopo tre tentativi, uno risale allo scorso viaggio, penso proprio che l’imperatore non mi voglia bene…Che amarezza!

Ho scattato quindi nuovamente alcune foto dall’esterno…

Palazzo dell'imperatore a Tokyo (mura esterne)

L’appuntamento con la mia amica giapponese Asako era per le 18.30, quindi abbiamo deciso di andare a Tsukishima a piedi da Shimbashi in modo da vedere un pezzettino di Ginza.

Siamo arrivati fino al mercato del pesce di Tsukiji, onestamente non penso di essermi persa molto non andandoci  alle 5 del mattino, la puzza di pesce era insopportabile anche solo a passarci vicino! Comunque è solo una mia supposizione, magari mi sarebbe piaciuto, non so…

Abbiamo visto uno splendido paesaggio in stile Newyorkese al creposcolo, con grattacieli illuminati che si riflettevano sull’acqua, molto suggestivo…tra di essi spuntava anche la torre di Tokyo…

Purtroppo siamo arrivati puntualissimi davanti alla stazione di Tsukishima, ma la suddetta stazione è enorme!!! Quindi per trovare il luogo dell’appuntamento abbiamo impiegato 20 minuti!! Per fortuna sono riuscita a telefonare ad Asako!

Ma parliamo di Asako:

Asako è meravigliosa! L’unica giapponese che riesce a perdersi con una cartina in mano in una strada di 500 metri..peggio di me…incredibile! ^^

Ci abbiamo impiegato un bel po’ di tempo per cercare il locale, poi più per una botta di fortuna che per  altro, alla fine lo abbiamo trovato.

Asako ci aveva detto che avrebbe mangiato l’okonomiyaki ma non il monja (simile all’okonomiyaki, ma con ingredienti diversi e un po’ più liquido) e questa premessa è importante per quello che è accaduto dopo:

Entriamo nel locale e Luca fa un po’ la faccia contrariata quando scopre che gli unici posti rimasti sono quelli con il tavolino dove bisogna sedersi sul tatami in seiza. L’omino del ristorante, molto scortesemente, ci fa notare che se non ci va bene in giro ci sono un sacco di altri locali (strano per un giapponese! o_O ).

Decidiamo di sederci lo stesso. Da bere chiediamo acqua, non essendo amanti dell’alcool, e ci viene risposto che non avevano acqua … *_*

Ripieghiamo su del tè oolong e poi arriva il bello: Asako dice che non vuole mangiare il monja e chiede la lista degli okonimiyaki…il proprietario dice: “ma questo è un ristorante di monja!Non facciamo okonomiyaki!” e riprende con la solita solfa dei mille locali nelle vicinanze..

A questo punto ci alziamo, ci rimettiamo le nostre scarpine e le nostre giacchette e ce ne andiamo seri seri…per poi scoppiare a ridere subito fuori!! Hahahaha! Il locale aveva cambiato gestione, prima era un locale che faceva okonomiyaki!!

Finalmente poi troviamo un ottimo locale e trascorriamo una serata molto piaevole.

Grazie ad Asako san per l’ottima cena (io mescolavo gli ingredienti, Asako  cucinava e Luca… mangiava con gusto!) e per la compagnia divertente!

Un ringraziamento anche ai ragazzi del tavolo vicino che hanno fatto assaggiare a me e Luca il famigerato monja..che non era poi così male, anzi!

Io sono diventata una fan dell’okonomiyaki!

okonomiyaki al bacon, che buonooooo!!!

Domani proveremo quelli di Osaka per testare le differenze!

Prima di tornare all’ostello siamo scesi a Ikebukuro per una passeggiatina, solo che faceva molto freddo e quindi siamo entrati in una sala giochi, dove per la prima volta ho provato il video gioco del ballo! Poi una partitina al mio gioco preferito, ovvero “Taiko no tatsujin” e dopo siamo tornati ad Asakusa.

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Notte totalmente insonne!

Alle 3.30 circa mi sono svegliata e mi sono attaccata al pc…ho guardato anche una puntata di The Big bang theory e di Chuck per tirarmi su…

Probabilmente i miei nervi hanno ceduto e ho avuto una crisi depressiva..succede…per fortuna non molto spesso.

Mi ci è voluta buona parte della mattinata per riprendermi.

Comunque poi tutto ok, siamo andati nel palazzo della Bandai, sempre ad Asakusa. Poi un bel giretto a Ueno, dove ho potuto fotografare i 4-5 ciliegi in fiore che hanno osato sfidare il freddo gelido di questo marzo un po’ inusuale e dei bellissimi paesaggi nell’isoletta al centro del laghetto artificiale del parco di Ueno.

Parco di Ueno

In seguito ci siamo diretti a Yanaka, uno dei pochi quartieri di Tokyo rimasti intattidopo la II guerra mondiale, con il suo bel cimitero monumentale. Tornando indietro, non avendo programmi precisi, siamo scesi a Nippori, dove ho trovato un bel negozio di manga! In seguito siamo entrati in un pachinko enorme, giusto per vedere come fosse: assurdamente rumoroso! Un pasto a base di soba, un giretto e poi di nuovo all’ostello, con un po’ di sonno arretrato da recuperare!

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Giornata ad Akihabara…che dire..ormai è come essere a casa.

A parte il fatto che sono entrata per la prima volta nel palazzo di M’s, assolutamente imbarazzante!!! Piani interi di ..chiamiamoli giocattoli erotici (tanto per capirci) dalle forme piu’ strane e…enormi…uno a forma di braccio e ho detto tutto! *-*

M's (ingresso)

Ho percorso le scale con la faccia viola dalla vergogna…per scoprire poi che c’era l’ascensore per andare direttamente al piano che mi interessava…

Comunque riesco finalmente ad arrivare nella zona vestiti per cosplay!

A parte qualche cosa che penso non sia indossabile da persone dotate di senso del pudore, c’erano molti vestitini carini, divise scolastiche, tute di Evangelion, etc…

Poi ci siamo diretti a Ebisu (non a Shinjuku come pensavo) per una serata molto particolare, una festa italo-giapponese!!

Festa italo-giapponese

Ci siamo divertiti molto e abbiamo mangiato bene.

altri amici giapponesi

E’ costato un bel po’, 4000 yen, il tutto giustificato dal fatto che il bar “Da Gino” fosse un locale italiano (ma dov’era Gino? Erano tutti giapponesi!) ^^’

Ottime le melanzane alla parmigiana e la pasta al salmone! Si poteva mangiare e bere a volontà.

Le mie scarze finanze in teoria non me lo avrebbero permesso, ma cavolo, si vve una volta sola! (in effetti è la seconda spesa non prevista che faccio…mi sa che l’ultima settimana la passerò a mangiare ramen liofilizzato!

Purtroppo abbiamo scoperto troppo tardi che si sarebbe votato per la persona vestita meglio, categoria maschile e femminile. Noi eravamo molto ordinari..venivamo da Akihabara, ancora grazie che non avevamo lo zainetto da otaku! (ma avevamo molti sacchetti!).

Il nostro amico Gabriele ha vinto l:ambito premio per la categoria maschile: una foto di Firenze con cornice di plastica! Hahahaha!

Gabriele fiero del suo premio

Dopo la festa abbiamo fatto di nuovo un giretto a Shinjuku, dove Gabriele passeggiava fiero con in mano la sua cornice!

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Mi scuso con tutti i lettori, ma in questi ultimi 3 giorni non ho avuto molte occasioni per accedere a internet e quindi non sono riuscita ad aggiornare il diario di viaggio…Domani partiro’ per Osaka e non so se ci saranno computer disponibili in albergo…ma non preoccupatevi, al mio ritorno avrete valanghe di articoli corredati di foto! ^^

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Resoconto veloce veloce perche’ devo ancora organizzare bene la giornata di domani! Mi aspetta una festa italo giapponese nel pomeriggio!!

Oggi abbiamo passato tutta la giornata a esplorare in lungo e in largo Asakusa, anche perche’ ci siamo svegliati a mezzogiorno!!

Un buon ramen e poi in giro subito al Sensou ji!

Oltre ai templi e ai vari negozietti tipici abbiamo visitato il museo dell’artigianato  tradizionale di Edo Shitamachi, vedrete dalle foto (appena le postero’) che oggettini meravigliosi…

E per finire un po’ di giri per sale giochi! Abbiamo apprezzato particolarmente il Sugo sport center, dove con 300 yen si puo’ provare a fare  il battitore di Baseball, come nel Tsukishima batting center del manga Cross game di Mitsuru Adachi!

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Oggi e’ arrivato il mio amico Luca.

Quindi durante la mattinata sono andata a cercare il nuovo ostello dove avevo prenotato, per non fare strade sbagliate con le valigie al seguito. Ovviamente mi sono persa..ma alcuni gentilissimi giapponesi mi hanno aiutata.

In questo modo pero’ quando e’ stato necessario l’ho trovato subito, andare in avanscoperta e’ stata un’ottima idea.

L’aereo di Luca e’ atterrato in anticipo, quindi abbiamo sbrigato subito le formalita’ per il cambio di ostello, anche se avrei preferito rimanere nel Khaosan original, dove ero prima, qua nel Khaosan Annex ci sono troppe persone/gaijin e la puzza di piedi nella sala comune e’ insopportabile. Le doccie ci sono, perche’ la gente non si lava? Io lo faccio, Luca lo fa, i giapponesi lo fanno! In ogni caso ormai le prenotazioni erano state fatte…

Anche oggi il tempo e’ stato splendido.

Ci siamo subito diretti a Shibuya per un ottimo pranzo a base di sushi e poi mi sono calata nel mio nuovo compito di guida. Anche se l’uomo di poca fede che era con me non si fidava, l’ho guidato agevolmente per le gremitissime vie del quartiere della moda di Tokyo (meglio dire dei tamarri!^^), gli ho mostrato il variopinto popolo del Shibuya 109 e la “nerderia” Mandrake.

Poi ci siamo diretti ad Harajuku per vedere i cosplayer che di solito si radunano nella piazza della stazione e che girano per Takeshita street. Purtroppo probabilmente era gia’ tardi (erano le 5 del pomeriggio passate) perche’ abbiamo visto solo un Pikachu solitario e una ragazza vestita da un personaggio non ben identificato ma del genere maid. In compenso c’erano tre ragazzi che suonavano dal vivo,  non erano assolutamente male, magari un giorno diventeranno famosi!

Qui il mio senso dell’orientamento ha di nuovo fatto cilecca per un attimo, ma poi mi sono ripresa e ho trovato Takeshita dori, affollata come non mai, con i suoi mille negozi di vestiti e accessori di tutti i tipi, dallo stile Gothic lolita all’ Hip pop style. Abbiamo un po’ girovagato, poi dopo una buonissima crepe con le mele e la cannella abbiamo deciso di tornare indietro, visto che Luca iniziava a sentire la stanchezza del viaggio.

E qui il panico. Prendiamo la yamanote line e all’altezza di Yoyogi un annuncio ci intima a scendere perche’ c’e’ qualche problema che non sono riuscita a capire. Scendono quasi tutti, molti iniziano a telefonare, onestamente non capivo cosa stesse succedendo, poi abbiamo deciso di aspettare e di ritornare a Shibuya con il primo treno in partenza per poi prendere la Ginza line fino a Asakusa. In seguito, dopo la partenza, con 10 minuti di ritardo, cosa assurda per un treno giapponese, un altro annuncio ha spiegato che c’e’ stato un incidente, se non ho capito male a causa di un terremoto…che io non ho assolutamente percepito…mah…alla fine siamo arrivati sani e salvi.

Luca stremato e’ andato a dormire, mentre io sono andata a riscuotere il sake’ omaggio promesso dall’ostello nel bar Khaosan..ambiente piccolo ma carino, anche se fumoso, quindi ho resistito poco…peccato perche’ stavano festeggiando un compleanno..erano tutti molto allegri e simpatici!

Calcolando pero’ anche il fatto che sono astemia e che non avevo cenato sono subito corsa a comprare una crocchetta al Lawson per riempire il mio povero stomaco prima che la testa iniziasse a girare piu’ del dovuto…

Ed ora eccomi qui di nuovo attaccata a internet nella sala comune, in mezzo alla puzza di umanita’ non lavata e alla maleducazione di alcuni, presumo americani, che gridano mentre la gente cerca di dormire nelle proprie camere…sto iniziando a diventare razzista verso tutti coloro che non sono giapponesi…ma l’educazione la insegnano solo in questo paese? Devo dire che gli italiani che ho conosciuto qua si sono comportati tutti bene…la cosa mi consola non poco…

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Non potevo mettere in fila tre giornate perfette, infatti oggi la prima parte della giornata non e’ stata delle migliori.

Due american chicks (nel senso di galline) hanno iniziato a schiamazzare la mattina presto, quindi gia’ mi sono svegliata con la luna storta…ma dico io, un po’ di rispetto per la gente che ha macinato kilometri  a piedi la notte precedente!

In ogni caso dopo aver sbrigato alcune faccende, vedendo la bella giornata di sole, decido d’impulso di andare a visitare la casa di Dio, ovvero il palazzo imperiale a Marunouchi. Ben conscia di poter ammirare solo il giardino, visto che generalmente il palazzo e’ chiuso al pubblico, mi sono diretta alla stazione di Tokyo centrale, desiderosa anche di fare qualche foto al palazzo della stazione, cosi’ diverso dagli altri.

Ovviamente: la stazione era tutta impacchettata per restauri e il giardino nei fine settimana e’ chiuso! Ma uffa!!!!

Sbuffo un po’ e  faccio un giretto e qualche foto dall’esterno… poi decido di andare a Nihonbashi, visto che dalla cartina risulta dall’uscita opposta della stazione, quindi vicino, ed e’ un posto a me sconosciuto.

Ecco…non pensate erroneamente che sia possibile attraversare la stazione di Tokyo centrale come fareste con quella di Savona o di Genova…ma nemmeno con quelle di Milano o Roma.

E’ una cosa incredibile, appena riusciro’ a scaricare le foto vi postero’ la cartina per orientarsi nei negozi della stazione. E’ un mondo sotterraneo con una miriade di ristoranti, negozi, centri estetici, parrucchieri, bar e chi piu’ ne ha piu’ ne metta! C’era anche una mostra pittorica…Fortunatamente ho trovato alcuni negozietti interessanti, tipo quello di Jump! Ovvero un negozio con vari gadget di vari personaggi dei manga pubblicati sulla rivista Jump! Qualche nome: Naruto, One Piece, Gintama, Bleach…vi dicono qualcosa?

Purtroppo nemmeno qua ho trovato e cose che mi erano state chieste da alcuni clienti…sembra impossibile…penso che abbiano solo le novita’…e io praticamente devo cercare solo cose di personaggi deceduti! XD

Dopo un’oretta abbondante finalmente rivedo la luce del sole e mi ritrovo dopo poco davanti al museo d’arte Bridgestone. Nella guida che avevo con me, nella stessa riga c’era scritto: Museo memoriale Mitsui/Museo d’arte Bridgestone e poi sotto: “Il Mitsui Memorial Museum ha una vasta collezione di oggetti d’arte e artigianato, compresi Tesori nazionali e importanti proprieta’ culturali. L’edificio stesso e’ stato dichiarato una importante proprieta’ culturale”.

Mi dico, beh..andiamo a visitarlo.

In effetti il palazzo non mi sembrava un importante proprieta’ culturale..troppo moderno…comunque..

Ovviamente si trattava di due musei ben distinti..oltretutto lontanissimi tra di loro..non riesco proprio a capire perche’ li abbiamo messi nello stesso riquadro…io non ho controllato sulla cartina e quindi ho fatto il secondo errore della giornata! Mea culpa…lo so…

La mostra e’ stata molto interessante, ma era su pittori europei e giapponesi, questo lo avevo letto sui manifesti, solo che anche quelli giapponesi avevano usato tecniche e stili europei. In pratica, ho visto dei pregevolissimi quadri di artisti come Van Gogh, Monet (il mio preferito da sempre), Picasso, etc, ma l’intenzione era di vedere qualcosa piu’ “tipico”.

Comunque per fortuna la serata mi ha fatto rivalutare l’intera giornata.

Pizza (in effetti non avrei mai pensato di mangiare la pizza in Giappone, ma Gabriele ci teneva a farmi provare quel locale e in effetti non e’ stato niente male!) e giro nel quartiere “malfamato” di Shinjuku, ovvero Kabuki cho, il quartiere a luci rosse..e il nome la dice lunga…vedrete le foto e i filmati! ^^

Purtroppo molte cose non le ho potute riprendere per non rischiare, ma bastava vedere le insegne!!

Ovvimente di nuovo rientro a piedi da Ueno…oramai e’ diventata un’abitudine..

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Giornata ancora migliore della precedente. All’ora di pranzo incontro il gentilissimo direttore di una scuola di lingua italiana a Kanda. Mangiamo dell’ottimo sushi, che mi viene anche offerto. Durante il pasto intavoliamo una lunga e proficua chiacchierata di lavoro, che continua poi nella scuola davanti a un buon caffe’.  Dopo aver scoperto un’altra via per Akihabara ( proprio a fianco di Kanda )  ne approfitto per farci un giretto (di nuovo!) e per gustare ancora una volta il mochi! E’ una bella giornata, quindi decido di arrivare fino a Ueno a piedi e di prendere li’ la metropolitana per tornare ad Asakusa a fare una bella doccia e a prepararmi per l’appuntamento con il mio amico Gabriele. 

Grande serata a Shinjuku!

Arrivo leggermente in ritardo perche’ la stazione di Shinjuku e’ veramente enorme! Decidiamo di andare in un’Izakaya, una specie di taverna dove l’arredamento e’ un misto tra stile tradizionale e moderno, infatti ci si tolgono le scarpe all’ingresso, ma ad esempio nelle salette piccole le sedie sono all’occidentale e soprattutto si ordina tramite un piccolo computerino. Nella sala grande per i gruppi invece ci si siede per terra sul tatami.  Il locale e’ molto carino, uniche due pecche: il fumo che per fortuna nella nostra saletta si sente poco e il servizio un po’ lento…pero’ il cibo e’ ottimo! E ancora di piu’ la compagnia!

Tra le varie cose parliamo anche di lavoro, a breve vi aspettera’ una sorpresa da Higashi no kaze! ^^

el frattempo vi consiglio di leggere il blog di Gabriele:

http://web.mac.com/gabrielecologne/Sito/Benvenuto_.html

Trovate il link anche nella sezione apposita “siti e blog sul Giappone”qui sul blog sotto Gabu & il Giappone.

Ma torniamo alla nostra serata:

dopo una lunga e piacevole chiacchierata ci addentriamo nel cuore della Shinjuku notturna, dove il giapponese medio, silenzioso e impeccabile, scompare e lascia lo spazio a una moltitudine di creature della notte: musicisti, host, prostitute, trans, ma soprattutto ragazzi e ragazze dalle acconciature incredibili e dalla cura personale quasi maniacale, che sfoggiano insieme ai loro vestiti scelti con cura. E’ la vetrina di se stessi, dove si appare sempre al massimo. E’ il quartiere del divertimento. E’ il luogo dove tornero’ domani sera perche’ poche ore non bastano. Una vita intera probabilmente non basterebbe..devo assolutamente visitare il Golden gai!

Mentre ci dirigiamo verso la stazione della metropolitana per non fare la fine di cenerentola (la mezzanotte era sempre piu’ vicina), una coppia di italiani ci ferma e intavoliamo un’ interessante discussione sulla vita a Tokyo. Purtroppo il tempo e’ tiranno pero’ e dobbiamo correre per non perdere l’ultimo treno. Fortunatamente riesco ad arrivare a Ueno (non so ancora bene come, sono salita sul secondo treno quasi casualmente, in corsa, seguendo l’istinto). Purtroppo era l’ultimo treno disponibile, la stazione si svuota rapidamente, vengono tirate giu’ delle saracinesche e i senza tetto iniziano a costruire le loro case di cartone e plastica blu. Penso che fortunatamente per loro (e anche per  me) il freddo dei giorni scorsi e’ passato. I casi sono due…cercare anch’io un cartone o provare a tornare ad Asakusa a piedi a mezzanotte e mezzo, per una strada sconosciuta. Opto per la seconda scelta, che si e’ rivalata ottima: ho girato dei filmati carini che postero’ appena tornata a Savona e in un’oretta sono riuscita a tornare all’ostello!

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Oggi è stata una giornata perfetta!

Ho dormito bene, per fortuna non ho patito il cambio dalla stanza singola alla camerata. Le ragazze non russavano e dormivano così immobili che sembravano morte, la cosa che preferisco in assoluto. La più rumorosa probabilmente ero io…non russo, ma ogni tanto cambio posizione con un salto…chi mi conosce lo sa (e alla mattina ravatto nei sacchetti alla ricerca delle mie cose come un orsetto lavatore ) ^^.

Splendida giornata di sole, arietta appena fresca ma non gelida! Decido di andare a Shibuya, visto che avevo un appuntamento a Takadanobaba ed era di strada. Un doveroso saluto alla statua di Hachiko e poi mi imbatto in un kaitenzushi allettante. Decido di provarlo, scelta felicissima! Prezzi buoni (dalle 2 del pomeriggio fino alle 6 i piattini normali 120 yen, circa 1 euro) sushi freschissimo e meron-purin, ovvero budino al melone, delizioso! Il mio stomaco dopo 6 piattini gioisce. Il mal di testa e la nausea di ieri rimangono un ricordo.

Subito dopo decido di entrare da Shibuya 109 e, anche se notoriamente sono un maschiaccio, il mio lato femminile si risveglia. Mai visti in vita mia tanti vestiti e accessori kawaii e di tendenza! Rischio di essere cacciata fuori perché all’interno era proibito fare foto e mi hanno beccata che addirittura stavo girando un filmato! (comunque qualcosa ho, appena tornata in Italia posterò tutto, alla faccia della tipa che mi ha battuto sulla spalla con aria incazzosa dicendo che non potevo fare foto…).

In ogni caso ero tentata di comprare mille cose, ma vista la scarsità di pecunia mi sono trattenuta e non ho preso nulla…ma non è detto che non ritorni per comprare qul vestitino di pizzo color panna che probabilmente non metterò mai, o forse potrebbe diventare la divisa del mio negozio, chi può dirlo? Costava meno di 30 euro ed era meraviglioso…un pò cortino forse, ma quest’anno vanno di moda i leggins, dovrebbe stare bene con quelli sotto…Parlando di ultime mode…ora a Shibuya va la benda sull’occhio…sì avete capito bene! Ho visto una ragazza con la benda bianca sull’occhio e ho pensato:poverina, l’avranno operata…oppure avrà la congiuntivite…poi ne ho viste altre tre, tutte carinissime e vestite all’ultima moda…quindi ho capito..purtroppo non le ho potute fotografare per il motivo di cui sopra…

Una roba del genere comunque, solo che era senza strass:

Ah..dimenticavo..altra nuova moda: vestito da  lolita con finti lividi alle ginocchia con brillantini incorporati.

Poi dopo un giretto per negozi dove ho cercato delle cose che mi erano state richieste, sono entrata nel paradiso dell’otaku: il Mandrake di Shibuya! Altro che Akihabara, molto meglio, il mio nuovo quartiere preferito sara’ questo!

C’erano anche vari distributori di Gashapon…anche uno di Full Metal Alchemist e ovviamente con la mia solita fortuna chi mi è capitato? Ed? Al? Roy? No! Prima Mei e poi Ling! Ma che cavolo! Ho rinunciato..  =_=’

Ancora un giretto e poi mi sono diretta a Takadanobaba dove ho potuto fare una bella chiacchierata con un compaesano e gustare un ottimo cappuccino.

Purtroppo il compaesano mi ha un po’ aperto gli occhi su come si vive in Giappone: non tutto è rose e fiori per uno straniero. Ma comunque la voglia di trasferirmi qua è ancora tanta.

Per finire la giornata ora andrò a mangiare qualcosina e poi a nanna! Domani se tutto va bene avrò due impegni: prima andrò in una scuola di lingua italiana per vedere se fosse possibile fare degli scambi alla pari tra i miei studenti di giapponese e i loro di italiano e poi cena + karaoke con il mio amico Gabriele! Non vedo l’ora!

Aggiornamento: doveva essere una serata di riposo..in realtà ho passato la serata a zonzo per Asakusa e poi mi sono spaccata le braccia al giochino dei tamburi in una sala giochi! E poi ho provato anche Tekken 6 ^^

Ora sono nella sala comune dell’ostello a sparare cavolate sui gruppi jpop e sul progetto host club! XD

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